PAVIA – Per mesi aveva negato a un cronista sportivo della Provincia Pavese l’accesso alla tribuna e alla sala stampa del Fortunati e la possibilità di intervistare i tesserati. Ma la condotta di Nicola Bignotti, ex dg dell’Ac Pavia, è stata sanzionata dal Tribunale federale nazionale della Figc con l’inibizione per due mesi, ai quali si è aggiunta un’ammenda di 1.200 euro al club per responsabilità oggettiva.
Le motivazioni «Emerge la chiara volontà» di Bignotti – scrive l’organo di giustizia sportiva – di impedire al giornalista Luca Simeone «di svolgere nella maniera più serena e corretta la propria professione», «senza alcuna valida e legittima ragione». A fronte, infatti, dei riscontri oggettivi forniti dalla Procura federale, «Bignotti ha fornito giustificazioni estremamente contraddittorie fra di loro e soprattutto non suffragate da elementi oggettivi»: prima l’ex dg ha sostenuto che il ritiro del pass stagionale al giornalista gli era stato “ordinato” dalla Questura, poi che era una conseguenza del comportamento maleducato verso collaboratori del club, quindi del mancato rispetto delle regole sul biglietto nominativo, infine di una presunta violazione delle regole societarie. Ma, nota la Procura, senza mai fornire alcun riscontro a queste motivazioni, violando perciò «i doveri di lealtà, correttezza e probità al cui rigoroso rispetto sono tenuti tutti i tesserati».
Giustificazioni “pretestuose” Bignotti – assistito dall’avvocato Cesare Di Cintio – nell’ottobre del 2015 aveva comunicato alla Provincia Pavese il ritiro del pass a Simeone aggiungendo: «Tutti i collaboratori che non siano polemici in modo premeditato nei confronti della Società….. sono beneaccetti». Con ciò, argomenta la Procura federale, «suffragando la tesi accusatoria secondo la quale il ritiro del pass sia stato conseguenza degli articoli pubblicati dal Simeone».
Fino a gennaio Simeone aveva avuto accesso alla tribuna stampa del Fortunati con accrediti rilasciati di volta in volta dal club, ma l’uscita di due articoli, sul bilancio dell’Ac Pavia (che segnalava la perdita di oltre 7 milioni di euro nel 2014-2015 e le perplessità del collegio sindacale) e su un esposto presentato dall’ex dg Londrosi, ha fatto scattare un veto totale: niente più accrediti, interviste e accesso a tribuna e sala stampa. Ma anche le giustificazioni dell’esclusione di Simeone «dalla lista dei giornalisti accreditati in occasione delle partite interne – conclude il Tribunale – appaiono del tutto pretestuose».