Flash-mob, a Perugia, a “sostegno della libertà di stampa” da parte dei giornalisti che si sono ritrovati in piazza Italia di fronte alla prefettura e alla sede dell’Assemblea legislativa.
A loro si sono uniti diversi politici e rappresentanti delle istituzioni, come l’assessore regionale Antonio Bartolini e il vice presidente della stessa Assemblea Marco Vinicio Guasticchi. I giornalisti hanno esposto bandiere del sindacato e cartelli con scritto “#giùlemanidallinformazione, difendiamo l’articolo 21 della Costituzione” o “Qui abita un infimo sciacallo”.
“Chiediamo tutti insieme il rispetto dei giornalisti e della libertà di stampa perché senza non c’è democrazia” ha detto il presidente dell’Associazione stampa umbra Marco Baruffi. Il presidente dell’Ordine dei giornalisti dell’Umbria Roberto Conticelli ha parlato di “un mestiere costituzionalmente garantito e che come tale dovrebbe essere rispettato, in primis dalle istituzioni”. “Chiediamo il rispetto – ha detto ancora Baruffi – di una professione difficile e scomoda ma fatta da tutti con serietà e passione, in condizioni spesso lontane da quelle ottimali, da un’occupazione stabile e da un’occupazione sufficiente. Negli ultimi tempi siamo stati troppo spesso oggetto di attacchi da parte di esponenti del Governo e della politica che dobbiamo considerare rivolti all’articolo 21 della Costituzione. Da Perugia, come da tutte le piazze d’Italia, lanciamo un messaggio – ha concluso Baruffi – per la difesa del diritto a informare e di una professione che è presidio di democrazia”.
“Anche in Umbria – ha quindi sottolineato Conticelli – il problema è serio. Non siamo agli insulti e alle aggressioni ma c’è una perdita di considerazione di questo mestiere che ha indotto nell’opinione pubblica da considerazioni di gente che non ci conosce. Noi non guadagniamo le cifre che vengono sbandierate e ci sono giovani che portano a casa poche centinaia di euro. E loro costituiscono il 90 per cento della professione”.