L’Assemblea legislativa ha approvato, con 18 voti favorevoli (Pd, Ser, misto-Mdp, FI, FdI, Misto-Umbria next, Misto-Ricci presidente-IC, Lega) e due contrari (M5S), il disegno di legge “Norme in materia di sostegno alle imprese che operano nell’ambito dell’informazione locale”. Previste risorse pari a 780 mila euro per gli anni 2018, 2019, 2020.
“Un passaggio importante nel percorso di rivalutazione della professione giornalistica in Umbria e a livello nazionale”: questo il giudizio del presidente dell’Ordine di giornalisti dell’Umbria, Roberto Conticelli, e di quello dell’Associazione stampa umbra, Marco Baruffi, sull’approvazione da parte dell’Assemblea legislativa del provvedimento a sostegno della presenza e dello sviluppo di imprese dei mass media locali, la cosiddetta Legge per l’editoria.
“Certamente – sostengono Conticelli e Baruffi in una nota congiunta – non si tratta della panacea di tutti i mali per un comparto che negli ultimi anni ha perso importanti fette di mercato e livelli di considerazione presso l’opinione pubblica, tuttavia il provvedimento è importante perché va in controtendenza rispetto alla crisi e perché prevede stanziamenti significativi, comunque superiori a quanto erogato da altre realtà regionali, per l’incentivo e il sostegno alle realtà anche minori dell’informazione regionale. Questa legge dice che per fare informazione ci vogliono i giornalisti e ci vogliono imprese serie che rispettano i contratti e le normative, che tutelano l’occupazione e investono, principi per noi irrinunciabili in un processo virtuoso di rilancio del settore”.
“La speranza è che tale provvedimento possa divenire effettivamente strutturale sia sul piano contabile che operativo, anche con il coinvolgimento diretto dei professionisti dell’informazione umbra, allo scopo di garantire spiragli di futuro a un mestiere attualmente stretto nella morsa di una recessione senza precedenti. Un grazie va a quanti, amministratori pubblici, tecnici e colleghi delle varie città umbre, con il loro impegno e i loro consigli, si sono adoperati per giungere alla definizione di una norma articolata e complessa, eppure capace di costituire un’occasione di rilancio. Vale la pena ricordare – concludono Conticelli e Baruffi – che il primo tra noi a intuire la necessità di un castello normativo regionale specificatamente riferito al nostro settore, adoperandosi di conseguenza, fu il mai dimenticato Dante Ciliani: a lui, idealmente, questa legge è dedicata”.