Settore dell’informazione a rischio: le richieste dell’Asu alla Regione
L'Ussi Umbria si associa alla mobilitazione del sindacato regionale dei giornalisti dopo il grido d'aiuto venuto da Terni

A rischio la sopravvivenza del settore dell’informazione in Umbria. L’Asu porterà alla presidente Tesei il grido d’aiuto dei colleghi venuto da Terni con due richieste: finanziare la legge regionale e attivare la task force per le crisi d’impresa. L’Ussi Umbria si associa alla presa di posizione dell’Assostampa.

“Nell’anno in cui l’emergenza da Covid-19 ha imposto il ruolo dell’informazione come servizio pubblico essenziale – si legge nella nota dell’Asu -, in Umbria si rischia di non poter più vivere della professione di giornalista e di veder scomparire una dietro l’altra le voci che possano raccontare la quotidianità, testimoniare i fatti, creare consapevolezza nelle persone.

Ecco perché l’Associazione Stampa Umbra ha portato all’attenzione della giunta regionale, attraverso la richiesta di incontro presentata stamattina alla presidente Donatella Tesei, il grido di aiuto venuto ieri dalla manifestazione spontanea dei giornalisti di Terni, nella quale si sono identificati i colleghi di tutta la regione.

I giornalisti umbri chiedono attenzione, rispetto e assunzione di responsabilità da parte delle istituzioni e della società di fronte a una crisi del settore che la pandemia ha accentuato paurosamente, esponendo i lavoratori delle imprese editoriali alla minaccia di un pesante ridimensionamento dei livelli occupazionali, cancellando opportunità di svolgere la professione e mettendo a repentaglio il pluralismo delle fonti di informazione.

Nessuno può chiamarsi fuori dall’emergenza rappresentata dal fatto che l’informazione professionale, e con essa il presidio democratico garantito dal lavoro dei giornalisti, siano gravemente messi in discussione proprio nel momento in cui sono determinanti per la collettività umbra nella difficile battaglia al Coronavirus.

Nella lettera alla presidente Tesei l’Asu ha chiesto l’apertura di un confronto sulle criticità del settore dell’informazione in Umbria, che abbia come primo e non più rinviabile sbocco il finanziamento della legge regionale 4 dicembre 2018, n. 11 “Norme in materia di sostegno alle imprese che operano nell’ambito dell’informazione locale”, di cui la Corte Costituzionale ha riconosciuto la piena legittimità dichiarando infondata l’impugnazione da parte del Governo, e la disponibilità ad attivare la task force per la gestione delle crisi d’impresa per le principali vertenze che riguardano in questo momento la carta stampata, l’emittenza radiotelevisiva, il web.

Abbiamo l’aspettativa che l’esecutivo regionale possa dare un segnale di condivisione dei principi che l’Asu ha fortemente voluto porre a fondamento del testo di legge per promuovere la buona editoria a tutela del lavoro dei colleghi, rafforzati da una sentenza della Corte Costituzionale che rappresenta una grande vittoria, perché sono state giudicate infondate le questioni di legittimità costituzionale sollevate dal Presidente del Consiglio dei Ministri a proposito del divieto di erogare sostegni pubblici agli editori che abbiano riportato condanna, anche in via non definitiva, per reati penali contro la pubblica amministrazione e contro il patrimonio mediante frode.

Contestualmente all’iniziativa rivolta alla giunta regionale, l’Asu ha scritto all’editore di Tele Galileo per chiedere un incontro sulla vicenda della chiusura della storica emittente televisiva di Terni, al fine di tutelare i giornalisti coinvolti sotto il profilo professionale e contrattuale, ma anche di verificare quali siano le reali prospettive di dare continuità all’attività di informazione assicurata per oltre quarant’anni.

Di fronte all’allarmante smantellamento del settore dell’informazione nell’area ternana, l’Associazione Stampa Umbra sosterrà tutti i colleghi nella comune esigenza di impegnare le istituzioni, le forze sociali, politiche ed economiche del territorio nella salvaguardia e nel rilancio dell’occupazione giornalistica in una piazza di straordinaria tradizione e importanza per la professione, per la quale abbiamo chiesto attenzione anche alla presidente Tesei”.

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