Aula magna gremita, con presenze dall’Umbria e dal Lazio, all’Istituto Leonino di Terni per il corso di formazione organizzato dall’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria su proposta di Ussi Umbria. Un corso solo in presenza, anche per segnare finalmente il ritorno alla normalità dopo il difficile periodo pandemico.Si è parlato di calcio, deontologia e comunicazione in un appuntamento denominato “Le parole d’odio e la comunicazione nelle società di calcio al tempo dei social”. A moderare l’appuntamento il segretario regionale di Ussi Umbria Emanuele Lombardini.
La prima parte del corso ha visto Paolo Giovagnoni, giornalista dell’ufficio stampa della Regione dell’Umbria, componente del consiglio nazionale dei giornalisti, parlare del ruolo del giornalista sui social, dentro e fuori il luogo di lavoro. In particolare, si è approfondita la necessità per il giornalista di tenere nelle discussioni sui social comportamenti ed atteggiamenti adeguati al ruolo che si ricopre, evitando situazioni che possano compromettere la credibilità, caratteristica fondamentale del giornalista stesso.
In particolare si è cercato di focalizzare anche l’attenzione sulla differenza fra diritto di critica e di opinione – anche riguardo all’operato dei colleghi – e denigrazione, alla luce di alcune recenti vicende che hanno visto protagonisti iscritti all’ordine dei giornalisti salite alla ribalta mediatica.
Poi è stato il turno di Federico Berlingheri, responsabile della comunicazione della Sampdoria, che ha illustrato 15 anni di comunicazione nel club doriano, con particolare riferimento al periodo iniziato con l’avvento della proprietà-Ferrero e condiviso con la platea di colleghi alcune iniziative social particolarmente efficaci attuate negli ultimi anni.
Successivamente, i due responsabili della comunicazione di Perugia (Francesco Baldoni) e Ternana (Lorenzo Modestino) illustrare la gestione della comunicazione social nelle due società, con particolare riferimento alle situazioni difficili ed al derby. In particolare, si è messo l’accento su tutti quei commenti di difficile gestione che rendono complicata l’interazione fra società e tifosi. Baldoni e Modestino hanno spiegato anche quanto sia importante per le due società creare quanto più possibile un clima distensivo, soprattutto in occasione delle sfide più delicate.
Al corso ha preso parte, con un intervento relativo al mondo della serie C ed al rapporto stampa-giocatori, anche Claudio Di Marco, firma storica del Corriere di Viterbo, a lungo cantore delle vicende della Viterbese ed autore di un libro sul calcio al tempo dei social. Al termine, alcune tematiche sono state approfondite con un dibattito.